Il rifugio Achille Papa è situato sul Monte Pasubio, nei pressi dell’arrivo della oramai famosa “Strada delle 52 Gallerie”, appollaiato su un versante roccioso alla sommità della Val Canale da dove si dominano parte della val Leogra e i gruppi montuosi prospicenti del Carega e del Sengio Alto. E’ aperto da giugno a fine ottobre punto di passaggio obbligato per chi frequenta il versante sud del monte.
E’ difficile spiegare ad una persona che vive una vita “normale” quali siano le motivazioni che mi hanno portato a trascorrere quaranta anni della mia vita quassù, certamente hanno contribuito le soddisfazioni lavorative dovute alla notorietà che, sopratutto negli ultimi anni in seguito alla ricorrenza del centenario della fine della Prima guerra mondiale, ha avuto la zona, ma la molla fondamentale è stato il fascino che questa montagna ha sempre avuto su di me.
Gestire un rifugio non è certamente un lavoro privo di difficoltà, dover risolvere continuamente problemi di approvvigionamento, carenza d’acqua, smaltimento rifiuti, produzione dell’energia elettrica.
Vivere in una struttura che necessita di continua manutenzione oltre che adempiere alle normali pratiche burocratiche a cui deve sottostare un locale pubblico rende tutto complicato.
I rifugi sono strutture nate per supportare alpinisti ed escursionisti nelle loro uscite e per favorire la conoscenza dei valori che la montagna porta in se, sono strutture che hanno la prerogativa di fornire un servizio essenziale, dove si ha la possibilità di incontrare persone con cui condividere le stesse emozioni e passioni e trovare informazioni e assistenza in caso di bisogno.
Mi chiamo Renato Leonardi e fin da ragazzino ho sempre amato la montagna, ho iniziato a frequentarla grazie ai corsi del CAI della mia Sezione e in seguito ho fatto parte della “Scuola di Alpinismo Piccole dolomiti” di Schio, tuttora sono volontario del CNSAS. Durante gli studi nel 1979 con un gruppo di amici abbiamo preso in gestione il rifugio Gen. Achille Papa sul Pasubio, dopo qualche anno sono rimasto unico gestore e tuttora continuo questa attività.
“Entusiasmo e passione che continua ad animarmi e a guidare la mia attività nel tentativo di renderla nel limite del possibile anche sempre più compatibile con l’ambiente, per questo da anni utilizzo materiali e detersivi biologici e cerco di lavorare il più possibile con prodotti e personale locale“.
Rifugio Papa, con il supporto di Ferrino, aderisce alla campagna IOG – Italian Outdoor Group di Assosport per promuovere l’attività outdoor e lo sport in Italia.
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